Direttiva Ue Omnibus su prezzi e sconti, cosa cambia dal primo luglio?

Nuove norme UE richiedono trasparenza negli sconti e promozioni. Dal 1° luglio, i venditori dovranno fornire sia il prezzo scontato che quello precedente. Farmacie e catene virtuali potrebbero affrontare difficoltà nell’aderire alle regole.

Dal primo luglio, le nuove norme sulla comunicazione degli sconti e delle promozioni entreranno in vigore in conformità alla direttiva Ue Omnibus (n. 2019/2161), recepita dall’Italia con il decreto legislativo del 26/2023. Queste norme riguardano l’intero settore del commercio al dettaglio, comprese le farmacie e il commercio online, di fatto andando ad apportare modifiche al Codice del Consumo. L’obiettivo principale di queste nuove regole è garantire la massima trasparenza nei confronti dei consumatori, assicurando che vengano fornite informazioni chiare sui prezzi e sulle riduzioni applicate.

 

Ma cosa cambia davvero? A partire da luglio, quindi, tutti gli annunci di venditori che pubblicizzano sconti o promozioni dovranno includere non solo il nuovo prezzo scontato, ma anche il prezzo precedente, cioè il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti all’applicazione della riduzione. Caso specifico sono le vendite promozionali a tempo limitato, per cui il farmacista dovrà esporre oltre al prezzo ridotto e a quello iniziale, anche la percentuale di sconto applicata.

 

Sono previste anche nuove sanzioni nei casi in cui i prezzi non dovessero rispettare le suddette disposizioni: le violazioni dell’esposizione corretta dei prezzi potrebbero comportare infatti sanzioni amministrative pecuniarie che andrebbero da €516,46 a €3.098,74.

 

Queste nuove norme mirano a contrastare pratiche scorrette da parte di alcuni rivenditori, come l’aumento dei prezzi poco prima di applicare uno sconto, al fine di ingrandire l’entità dello sconto stesso. L’introduzione di queste regole fornirà ai consumatori una maggiore chiarezza e protezione durante gli acquisti.

 

Tuttavia, nel caso specifico delle farmacie, l’applicazione di queste nuove norme potrebbe comportare alcune complicazioni, specialmente per le cosiddette “virtual chain” o catene virtuali, che includono farmacie affiliate con una certa autonomia. I volantini pubblicitari, infatti, vengono creati dalle centrali di acquisto delle reti di farmacie e riportano i prezzi e le promozioni stabilite per ciascuna campagna. Tuttavia, non è garantito che tutte le farmacie affiliate pratichino gli stessi prezzi e sconti decisi dalla rete. Questa situazione è già presente da tempo, ma l’entrata in vigore delle nuove norme potrebbe evidenziare ulteriori disparità tra i volantini delle reti e i prezzi effettivamente praticati dalle singole farmacie.

 

Sarà fondamentale che le farmacie adottino misure per garantire un’adeguata coerenza tra i volantini pubblicitari e i prezzi praticati sul territorio. Al momento, i dettagli e le linee guida precise sulle modalità di attuazione di queste nuove norme non sono ancora chiari. Sarà necessario attendere ulteriori informazioni da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy per ottenere chiarimenti su questi punti.

 

In conclusione, l’entrata in vigore delle nuove norme a luglio rappresenta un’importante evoluzione per la tutela dei consumatori e la trasparenza nei confronti degli sconti e delle promozioni. Tuttavia, nel contesto farmaceutico, potrebbero sorgere delle sfide per i network di farmacie nella gestione delle differenze tra i volantini pubblicitari e i prezzi effettivi delle singole farmacie affiliate. Sarà necessario adottare misure appropriate per garantire una corretta comunicazione dei prezzi e dei vantaggi offerti ai consumatori.

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